Ogni tanto mi capita di dire
"è mai possibile che nel 2014 siamo ancora a questo punto?": è una domanda tendente al banale, un po' scherzosa e qualunquista.
Il punto non è la banalità della domanda o perché si arrivi a formulare sentenze di quel tipo, ma quello che intendono.
È vero che più andiamo avanti e più risolviamo problemi. Magari però se ne creano altri: questa è una buona critica.
Credo però che la questione che non teniamo mai in considerazione è: perché ogni volta che scopriamo qualcosa, che inventiamo qualcosa, che "progrediamo" in un qualche campo, inevitabilmente ci scordiamo qualcosa? Ci scordiamo un
elemento di critica che fino a quel momento era risultato particolarmente importante e centrale.
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