Non si può dire in anticipo se un problema sia ben posto, se una soluzione convenga e sia appropriata al caso, se un personaggio sia promettente, in quanto nessuna delle attività filosofiche può trovare un criterio a prescindere dalle altre due, ed è il motivo per cui la filosofia si sviluppa nel paradosso. La filosofia non consiste nel sapere, non c'è una verità che la ispiri; ci sono piuttosto delle categorie come quella di Interessante, di Notevole o di Importante, che decidono della riuscita o dello scacco non prima però di aver costruito. Se non si può dire che molti libri di filosofia sono falsi, perché non significherebbe nulla, si può per contro dire che sono senza importanza, privi di interesse, proprio perché non creano nessun concetto, non producono un'immagine del pensiero né generano un personaggio degno di nota.
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La critica implica nuovi concetti (della cosa criticata) non meno della creazione più positiva. I concetti devono avere contorni irregolari modellati sulla loro materia vivente. Cosa è per natura privo di interesse? Forse i concetti inconsistenti, quelli che Nietzsche definiva "informi e fluidi scarabocchi di concetti"?