Pensieri diversi

  1. Ritorno alla mnemotecnica?

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    By Kakashi il 30 Nov. 2018
     
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    È capitato a tutti prima o poi nella vita digitale: una memoria che se ne va, dati persi.
    E così, temo, è appena capitato anche a me.
    Qualche mese fa ho comprato una scheda sd per metterci sopra i dati che pian piano vado accumulando, e alla fine sei mesi di file erano su quella memoria. Chiariamoci, niente film, serie tv o musica, non ho abbastanza pazienza né spazio per tenere tutte le cose che guardo: le cancello senza che sia un errore a farlo.
    Avevo accumulato qualche giga di file, niente di che, più che altro niente di non replicabile (con qualche ora a disposizione).

    Come ne è sopravvissuta una versione dell'Ulysses, penso che pure io, con qualche appunto, potrò ripartire da capo.

    E fin qui tutto bene, più o meno.
    Però poi quando pensiamo alla prospetiva più larga uno spettro si aggira sopra le nostre memoria: che sia obsolescenza programmata o, come probabile nel mio caso, un problema di fabbricazione vero e proprio, non possiamo fare più affidamento sulle memorie?
    Non voglio fare complottismi o dietrologismi da bar, ma non sono il primo a cui problemi di questo tipo capitano: a meno di non spendere cifre esorbitanti per memorie che ti "assicurano" la qualità e la durabilità del supporto, non vedo molte alternative.
    Alternative a cosa? Ai servizi cloud, of course.

    Ecco il problema. I servizi cloud.
    Li uso, sono comodissimi e utilissimi, insieme ad un'altra manciata di -issimi che potete immaginare senza problemi. Però, però, sono servizi gestiti in toto da altri, non sappiamo dove risiedono i file e soprattutto, qui sta il punto, sono condivisi con chi ti offre il servizio.
    Sono convinto che nessuno sia interessato ai miei file, ma questo è legato anche ad un problema legale: i miei file sono scansionabili e controllabili chessò, dalle forze di polizia postale.
    Non che abbia niente da nascondere, ma certo i miei file non sono tutti nel versante della legalità. Pure un saggio scansionato in biblioteca è, tendenzialmente, fuori legge, ma non ho mai visto nessuno comprarsi cento euro di rivista per leggersi un articolo (le riviste specialsitiche hanno prezzi esorbitanti, tanto nessuno le compra tranne biblioteche e interessati e hanno un mercato di monopolio).

    Qualcuno potrà dirmi che esistono servizi cloud che ti garantiscono sicurezza, anonimato e chissà cos'altro. E io sono d'accordo, ma me li pagate voi? :lol: Sono questi i servizi solitamente più costosi.
    Perché, e qui terminiamo l'articolo, se le memorie fisiche che puoi portarti dietro in una tasca o in borsa hanno un costo una tantum, i servizi cloud sono costosi, certamente non mi sono sufficienti i servizi base che offrono gratuitamente (usando sporadicamente GDrive, ho usato 10 di 15 GB gratuiti).

    Per quanto riguarda invece il mio caso, probabilmente comprerò una nuova scheda sd, un nuovo ssd (il mio portatile ha uno slot libero) e metterò i file in ridondanza tra queste due memorie, magari con una cartella di file importanti sincronizzata con servizi cloud.
    Ma, capite bene, è assurdo. E non tutti sarebbero in grado di mettere in piedi un sistema del genere senza l'aiuto di qualcuno, per cui altro dispendio di ori e argenti.
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  1. ~bandito
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    ottimo post minchia, ci ho pensato anch'io spesso.
    in realtà no, non puoi fidarti di nulla, in realtà nemmeno di carta e penna visto che possono sempre rubartela, puoi perderla, ecc.
    come diceva un antico greco di cui mi ora mi sfugge il nome, la penna uccide la memoria. immaginati con l'avvento di radio, tv, internet e telefoni...
    io dal canto mio ho 2 hard disk vecchissimi, per fortuna sono più di 10 anni che non mi hanno mai dato problemi. ammetto che non ho niente di "super prezioso", però ho molte cose a cui tengo (foto, file e roba creata da me, ecc).

    i cloud sono la merÐa per tantissimi, ovvi motivi, senza che ci dilunghiamo. una piaga insomma, un po' come l'uomo sulla Terra :asd: sché :look:


    cmq dipende come evolve il mondo nei prossimi 5 ~ 25 anni, le cose sono leggermente collegate
     
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    Capitato più e più volte di perdere dati da una micro sd, anche di alta qualità (mi successe su una Samsung Evo Plus bella costosa), per fortuna non avevo nessun dato così importante ed il contenuto era stato regolarmente backuppato sull'hd del pc.

    I servizi cloud, almeno per quanto mi riguarda, non fanno per me: per lavoro devo tenermi una mole di files che dopo un pò risultano pesanti, ogni vettura di cui modifico il software mi fornisce una software base più tutte le varie versioni che vado a creare, per un peso medio di circa 3mb a file che, moltiplicato per centinaia di clienti, mi rende fuori portata per questi servizi. Un altro punto a sfavore, inoltre, è la sincronizzazione: molte volte lavoro senza internet e in una giornata posso creare fino a 50 files diversi, finchè non arrivo a casa non posso sincronizzarli.

    La soluzione che ho adottato ora è, oltre all'ssd come disco primario (anche in caso di caduta accidentale del pc non si danneggia come uno stato solido), è un secondo ssd esterno utilizzato solo come copia backup: soluzione costosa, ma è l'unica che fa per me, perdere quei dati sarebbe una catastrofe e sarebbe praticamente impossibile ricrearli (tanti hanno il codice telaio vettura all'interno e codifica chiavi).
     
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    mi hai fatto pensare al mio hd esterno con una ventina di gb di foto. se si rompe e non riesco più a recuperare i file sarebbe deprimente, però anche avere il cartaceo, vorreste dirmi che in passato nessuno ha perso foto per acqua, umidità, ecc..?

    io utilizzo OneDrive, avendo ancora wp mi carica tutto in automatico sul cell e pc. comunque non penso che qualcuno venga a vedere cosa mette via un cittadino medio, sono sicuro che ci siano parole di sicurezza che probabilmente faranno apparire qualche allarme ma non penso di avere file di quel genere
     
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    CITAZIONE (~bandito @ 30/11/2018, 11:45)
    ottimo post minchia

    Non ho capito se è un'offesa o un complimento :asd:

    CITAZIONE (~ Jolteon @ 30/11/2018, 12:27)
    La soluzione che ho adottato ora è, oltre all'ssd come disco primario (anche in caso di caduta accidentale del pc non si danneggia come uno stato solido), è un secondo ssd esterno utilizzato solo come copia backup: soluzione costosa, ma è l'unica che fa per me, perdere quei dati sarebbe una catastrofe e sarebbe praticamente impossibile ricrearli (tanti hanno il codice telaio vettura all'interno e codifica chiavi).

    Io non ho assolutamente intenzione di avere due ssd per pochi file (pdf, per lo più). Comprerò un secondo ssd e lo monterò sul portatile, ci sposterò il sistema operativo e su quello che ho adesso (che presumibilmente dei due sarà il più lento) metterò i file.
    Al momento non vedo grandi alternative...

    CITAZIONE (Anthony @ 30/11/2018, 12:31) 
    mi hai fatto pensare al mio hd esterno con una ventina di gb di foto. se si rompe e non riesco più a recuperare i file sarebbe deprimente, però anche avere il cartaceo, vorreste dirmi che in passato nessuno ha perso foto per acqua, umidità, ecc..?

    No, figuriamoci il cartaceo, è pure la scelta anti-ecologica per eccellenza: io dovrei stampare migliaia di pagine.
    I toner delle stampanti sono poi terribili da questo punto di vista.
    Semplicemente farei dei backup aggiuntivi fossi in te, soprattutto per foto e ricordi particolari.

    CITAZIONE (Anthony @ 30/11/2018, 12:31) 
    io utilizzo OneDrive, avendo ancora wp mi carica tutto in automatico sul cell e pc. comunque non penso che qualcuno venga a vedere cosa mette via un cittadino medio, sono sicuro che ci siano parole di sicurezza che probabilmente faranno apparire qualche allarme ma non penso di avere file di quel genere

    La mia questione è di base: se carico file privati, questi teoricamente sono leggibili da chi gestisce quel servizio.
    Non lo farà? Boh, probabile. A me non piace proprio l'idea che se scrivo un racconto e lo salvo in cloud, è tendenzialmente più pubblico di quanto non lo sarebbe se lo salvassi su una mia memoria personale. Pensa ai file di cui parlava Jolteon.
    C'è poi la questione legalità, per cui potrebbero chiudermi (e cancellarmi quindi tutti i file) se carico file illegali sul loro servizio, è una clausola che hanno tutti i servizi e che mai applicano, ma dovessero dare una stretta alle regole ci sarebbe il rischio (potrebbe essere pure una imposizione esterna, vedi la legge sul copyright di cui tanto si discute).

    (Che poi se devo pagare un servizio cloud, mi prendo un vpn a basso prezzo e con un buon disco e ci monto sopra un software simil cloud, risparmierei sicuramente.)
     
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    L'indirizzo del futuro pare quello di dispositivi che sfruttano le risorse della rete piuttosto che le proprie, con la tendenza verso la app piuttosto che verso il software come concetto. Il che si tradurrebbe in memoria in rete al posto della memoria locale.
    Non è una cosa che fa per me, già il passaggio dall'analogico al digitale è stato piuttosto lungo (e per certe cose, tipo libro > ebook non ci siamo proprio :asd:), figurarsi affidare i miei backup ad un hard disk chissà dove. No, grazie. Per ovviare al problema di cui sopra (che presumo sia un difetto di fabbrica, è capitato anche a me con una pendrive, ma il serio produttore me l'ha sostituita prontamente dopo aver richiesto una foto ed un codice dell'oggetto) la soluzione che ho trovato è il doppio backup :fifi: che però quando si raggiungono dimensioni importanti può diventare piuttosto problematico (io per il momento le cose importanti le mantengo zippate nell'ordine dei 500 mb).
    Altre soluzioni non ne vedo, perché nemmeno il cloud offre le garanzie assolute che uno vorrebbe per certo tipo di roba che conserva gelosamente.
     
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  6. ~bandito
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    (io per il momento le cose importanti le mantengo zippate nell'ordine dei 500 mb).

    eh vabbè 500 MB son pochini, è ancora gestibile la cosa con diversi backup
    ma se sei sull'ordine dei gb (o se non dei tb, se sei un releaser o fai parte di gruppi) allora non ci sono soluzioni se non "sperare" che l'hard disk abbia meno problemi possibili :sisi:
     
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    CITAZIONE (Anthony @ 30/11/2018, 12:31) 
    vorreste dirmi che in passato nessuno ha perso foto per acqua, umidità, ecc..?

    anche le iscrizioni su pietra possono erodersi o essere scalpellate via da un cretino :asd: e con i miliardi di foto scattate oggi, il supporto cartaceo è improponibile, ma un tempo c'era solo quello, e in un tempo ancora precedente una foto era un documento raro, noi conserviamo una foto scattata circa un secolo fa (è una copia, ma fatta all'epoca) è un ritratto di famiglia, sono 4 generazioni (dalla bisnonna seduta al centro ai nipotini in braccio alle madri) di una grande famiglia di agricoltori erano un piccolo esercito, ovviamente non vivevano tutti nella stessa casa, ma tutti nello stesso paesello, e si riunirono per il grande evento della fotografia di famiglia, e a quanto mi risulta per la maggior parte di loro fu l'unica fotografia in cui erano presenti

    comunque c'è davvero anche il problema dell'obsolescenza, e nons empre è programmata, molti enti (capitò anche alla BBC) che digitalizzarono i loro archivi storici non appena questa tecnologia fu disponibile qualche decennio dopo sono dovuti correre ai ripari in tutta fretta (e molto costo) perchè nessuno aveva pensato alla possibilità che i formati utilizzati non fossero più compatibili con le tecnologie sucessive
     
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    Vedo che avete amabilmente disquisito di questioni tecniche cui non posso proprio mettere bocca, spero vi interessino ugualmente il mio parere e la mia personale esperienza da utonta... :look:

    Vi dirò che io fin quando ho usato il pc mi sentivo in una botte di ferro. Sarà che tutto sommato avevo pochi gb di files, quindi era facile farne più copie.
    Poi avendo il pc condiviso e dovendo cancellare i dati di navigazione ogni volta che lo usavo (ovvero due volte al giorno) mi dovevo per forza ricordare le password. E ne ricordavo veramente tante!

    Da quando ho iniziato a usare lo smartphone è cambiato tutto. In realtà mi sento come se fosse cambiato il mio cervello.
    Innanzitutto ho smesso di ricordarmi le password, ne uso molte di meno e finisco per scordarmele lo stesso... ma non perché passa tanto tempo, pure il giorno dopo o quello stesso.
    Avendolo sempre a portata di mano ho iniziato a salvare roba inutile che si accumula inesorabolmente e ad essere sempre distratta, rimandando operazioni un po' più serie che pure richiederebbero pochi click. Tipo i backup.

    Qualche tempo fa ho erroneamente bloccato il telefono, ho passato giornate infernali perché non avevo fatto il backup su microsd nei passati due anni e rischiavo di dover formattare e perdere tutto. Ma, anche avessi fatto il backup su microSD... pochi giorni dopo mio padre ne ha tolto una da un vecchio telefono perché gli serviva e si spezzata appena tirata fuori. Sembrava fosse diventata secca, friabile! E il contenuto al suo interno ovviamente è andato perduto.
    Da allora mi sento costantemente "in pericolo" di poter perdere tutto da un momento all'altro.
    Il mio senso di sicurezza penso dipenda anche da una questione fisica: il pc desktop è solido, pesante e sta fisso al suo posto. Lo smartphone può scivolarti dalle mani da un momento all'altro o può distruggersi in molti altri modi più o meno esilaranti.


    È dunque un problema che ho iniziato a pormi in tempi più recenti, soprattutto ora che sto cambiando telefono e il trasferimento dei dati si sta rivelando più complicato di quanto pensassi (perderò in ogni caso alcune cose, tipo i progressi di alcuni giochi che non sono collegati ad un account google). Ho provato google foto ma ho sentito una sorta di sensazione di... disagio. Non mi fa sentire al sicuro e tranquilla, ecco. Sono soluzioni di cui mi servirò in maniera temporanea e/o solo in caso di emergenza, ma tenere tutto lì... eh no, sono ancora troppo antiquata per questo!
     
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    Da quando ho scritto l'articolo ad ora mi sono adattato un po', ho pensato a come risolvere la questione.
    Al momento sono arrivato a questa soluzione che non mi soddisfa pienamente, ma per ora è sufficientemente buona.

    Prima di tutto ho ripulito il mio account Google Drive, avevo molti file disordinati e senza una cartella. Ho quindi creato un sistema di cartelle e sotto-cartelle che si adatta ai miei bisogni e ho riorganizzato tutti i file (eravamo al tempo oltre i 12GB, c'è voluto un po' di tempo).
    Poi ho ceduto... e ho fatto l'upgrade dello spazio di archiviazione a 100GB per 20€ annui. Sinceramente è la parte che meno mi piace, ma su GDrive avevo già molti file e soprattutto è il servizio cloud più affidabile e meno costoso che al momento c'è sulla piazza. OneDrive su cui ho 30GB gratuiti (per una vecchia offerta a cui partecipai anni fa) ha un sistema troppo rudimentale di condivisione file e cartelle, non puoi farlo con singoli utenti ma solo creare link semi-pubblici da cui chiunque può leggere i tuoi file: assurdo.
    Avendo fatto ciò ho ripulito conseguentemente il mio account OneDrive e spostato i file rilevanti su Google Drive. Ho poi installato i due programmi desktop di Google e Microsoft e ho creato due cartelle sul pc che si sincronizzano in automatico con i miei account cloud.
    A questo punto qualcuno si chiederà a cosa mi serve OneDrive visto che non mi piace e sto pagando un altro servizio: bene, ha due utilizzi. Il primo è il backup delle cartelle di foto e video dello smartphone, ogni nuova immagine che metto nel telefono si sincronizza con OneDrive. Il secondo è una cartella di ridondanza da Google Drive: ho una cartella con file particolarmente importanti che ho condiviso sul pc con la cartella OneDrive (a chi interessa: basta creare un collegamento alla cartella) così ogni volta che vengono fatte operazioni su quella cartella, esse vengono propagate automaticamente anche su OneDrive.

    Siamo quasi alla fine!
    Ho poi installato questo bellissimo programma gratuito che permette di sincronizzare... di tutto. Ma a me non serviva per i servizi cloud, bensì per gli account ftp dei vari siti su cui lavoro. Quindi ho impostato una macro-cartella FTP nel mio account Drive e tante sotto-cartelle quanti i siti a cui ho accesso ftp in cui vengono sincronizzati i file di quei servizi in modo automatico secondo regole che ho prestabilito (es. una volta al giorno, una volta alla settimana, etc.). Inoltre questo programma crea automaticamente per ogni file modificato una cartella di "versioning" in cui finiscono i file sovrascritti, così è possibile recuperare in ogni momento i file che sono stati modificati e fare un rollback di modifiche andate male. Io l'ho detto che questo programma è fantastico, riesce a fare di tutto.
    L'unica cosa che non fa bene, o che non sono riuscito a fare io, è il backup su hard-disk esterno ed è infatti l'unica mancanza che ora sento.
    Quando collego il portatile all'hub di casa ci sono collegati monitor, tastiera e hard-disk esterno, per cui AllWaySync ha un'opzione che quando rileva un hard-disk inizia un backup, ma per qualche motivo non riesco a farlo funzionare e ogni volta si corrompe l'operazione o viene espulso l'hd... Potrebbe essere una questione di alimentazione, ma mi fa lo stesso gioco anche collegandolo da solo a una porta del pc senza l'hub, quindi al momento sono bloccato qui.

    Comunque sono abbastanza soddisfatto del risultato. Avrei preferito non pagare GDrive ma le opzioni erano poche, ho molto spazio su OneDrive ma è un servizio sinceramente poco affidabile. Ho poi account istituzionali con spazio illimitato sia su GDrive con OneDrive, ma essendo appunto legati alla mia carriera universitaria non voglio usarli per questioni personali (e c'è anche la questione che quegli account non sono realmente di mia proprietà, ma ne usufruisco in quanto utente).
    In ogni caso almeno per fino a fine 2019 non tornerò sul problema, ormai ho pagato l'abbonamento annuale e lo sfrutterò nella sua interezza.
    Quello che vorrei invece risolvere in questi mesi e un backup fisico sull'hard-disk che tengo a casa così da avere una copia offline esterna al pc (perché tutti i file di GoogleDrive li ho comunque tutti sul pc sincronizzati, quindi sempre accessibili).
     
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